Cos’è la filaria
La filariosi cardio-polmonare è una malattia parassitaria causata da un grosso verme (nematode) che ha la particolarità di essere trasmesso da un cane malato ad un cane sano semplicemente tramite la puntura di una zanzara. Il verme in questione è la Dirofilaria Immitis la cui forma adulta si localizza, per la maggior parte dei casi, nell’atrio e nel ventricolo destro del cuore, nelle arterie polmonari e nelle sue diramazioni. Generalmente, in corso di infestazione, gli adulti presenti sono molto numerosi, fino a diverse decine. La forma larvale (microfilaria), invece, è microscopica ed è presente in tutto il torrente circolatorio: la femmina, infatti, dopo la fecondazione, ne rilascia un numero molto elevato (nei casi più gravi fino a 10000 per ogni ml di sangue) direttamente nel circolo sanguigno. Le microfilarie possono restare in circolo per molto tempo (anche fino a due anni).
Il ciclo di vita della Dirofilaria Immitis è detto indiretto perché le larve, per raggiungere lo stadio adulto, devono passare attraverso un ospite intermedio che, nel caso della filaria, è la zanzara. Prima di diventare adulta, la Dirofilaria Immitis deve compiere quattro mute denominate L2, L3, L4 e L5, di cui le prime due avvengono esclusivamente all’interno dell’ospite intermedio specifico, cioè la zanzara. Dopo la fecondazione, infatti, le femmine di Dirofilaria rilasciano nel torrente circolatorio le microfilarie (larve L1) che permangono nel sangue per molto tempo, senza poter iniziare la loro evoluzione ad adulto. Se invece una zanzara pungendo il cane infetto le risucchia, esse nell’arco di circa 7 giorni evolvono allo stadio L2 e, successivamente, a quello L3. Le ultime due fasi di maturazione avvengono nel momento in cui la zanzara infetta pungendo l’ospite definitivo (il cane), rilascia una dose di L3. Nel derma del cane le L3 evolvono in L4 (in circa 3/6 giorni) ed iniziano a migrare attraverso i capillari verso il cuore e i polmoni. Dopo circa 40 giorni mutano in L5 che, nell’arco di 80/120 giorni, raggiungono il cuore.
Sintomi e diagnosi
La filariosi cardio-polmonare è una malattia subdola che inizialmente non presenta sintomi, poiché i danni causati dai vermi presenti all’interno del cuore sono graduali e progrediscono nel tempo. Questo, purtroppo, è uno svantaggio per la diagnosi della patologia che spesso viene effettuata quando ormai essa è allo stadio avanzato.
In presenza di sintomi, nei casi meno gravi si possono avere astenia, difficoltà respiratoria, mancanza di appetito e dimagrimento, più evidenti in cani da caccia o cani “sportivi” dove il calo delle prestazioni è più facilmente rilevabile dal proprietario. Nei cani domestici o che comunque fanno poco movimento, invece, i sintomi possono non essere notati anche per molto tempo. Il problema resta comunque grave, perché tali soggetti asintomatici fungono da serbatoio della malattia ed espongono gli altri cani ad un maggiore rischio di infestazione.
Nei casi più gravi la patologia si manifesta attraverso insufficienza cardiaca, edema polmonare con tosse, crisi respiratorie e collasso cardio-circolatorio. Infine, si possono manifestare, anche se molto raramente, sintomi nervosi quali alterazioni comportamentali, crisi simili all’epilessia, mancata coordinazione dei movimenti e paresi posteriore.
Per essere sicuri che il proprio animale non abbia contratto la filaria, è fondamentale portarlo dal Medico Veterinario, l’unico in grado di diagnosticare la patologia: inizialmente, attraverso un esame clinico per valutare la presenza o meno dei sintomi sopra citati; dopodiché con un esame del sangue al microscopio per rilevare eventuali microfilarie in circolo.
In caso negativo, per poter escludere completamente l’infestazione, potrà effettuare un test sul sangue del cane per verificare la presenza di filaria attraverso la rilevazione di sostanze prodotte dal parassita stesso.
Regioni in cui è presente la filaria
Nelle regioni in cui è presente, la filaria ha una diffusione diversa a seconda delle zone: generalmente, infatti, si registra una incidenza maggiore in pianura, sulle coste, e nella aree ad alto tasso di umidità.
Prevenzione
La filariosi cardio-polmonare non è una malattia inguaribile, ma richiede una terapia complessa, costosa e potenzialmente molto pericolosa. Inoltre spesso i danni causati dal parassita non sono reversibili e quindi, anche dopo la eliminazione della filaria, non si ha una totale remissione dei sintomi.
Pertanto risulta fondamentale la profilassi: esistono infatti numerosi farmaci che, se somministrati regolarmente, servono a prevenire l’infestazione.
Tali farmaci, in compresse o spot on, agiscono bloccando lo sviluppo delle larve inoculate dalle zanzare nel cane e hanno due caratteristiche in comune: vanno somministrati ogni 30 giorni e posseggono effetto retroattivo. Pertanto è totalmente inutile anticipare eccessivamente la prima somministrazione, mentre è fondamentale proseguire la terapia fino al mese successivo alla scomparsa delle zanzare.
Ad esempio a Milano, dove le zanzare generalmente compaiono intorno a fine marzo e scompaiono verso la fine di ottobre, la prima somministrazione potrà essere effettuata all’inizio di aprile e l’ultima a novembre.
Tutti i suddetti farmaci, in compresse e spot on, sono efficaci anche sui parassiti intestinali, sebbene esistano notevoli differenze di spettro d’azione: alcuni, infatti, trattano solo due parassiti (Ascaridi e Anchilostomi), altri tre (Ascaridi, Anchilostomi e Tricuridi). Così con una somministrazione mensile di un singolo farmaco è possibile proteggere l’animale sia dalla filaria sia dai parassiti intestinali.
Esiste, inoltre, un farmaco in formulazione iniettabile che deve essere somministrato unicamente dal Medico Veterinario e che una volta iniettato si accumula nell’organismo del cane. Tale prodotto prevede una somministrazione all’anno ed è attivo sulla filaria. La copertura sui parassiti intestinali è limitata agli Anchilostomi solo nel momento del trattamento.